L'alfabeto della salute

A, B, C, D, E, K... quello delle vitamine è sicuramente un alfabeto della salute. Ogni lettera fa riferimento ad una parte del corpo:

A per lo sviluppo della vista, B come benessere motorio e psichico, C per aiutare articolazioni e vasi sanguigni, D per avere ossa forti, E per un sistema immunitario robusto, K per la coagulazione corretta del sangue. Sono fondamentali per la salute ma non ne sintetizziamo abbastanza perciò vanno assunte con un'alimentazione varia ed equilibrata. Qualche settimana fa i medici dell'Ospedale Bambino Gesù di Roma hanno illustrato la carta d'identità delle vitamine, spiegando che basterebbe attenersi alla dieta mediterranea per assimilare la giusta quantità di questi nutrienti. Ne abbiamo parlato con la nostra nutrizionista, la dottoressa Francesca Naimo.

 

Dottoressa, pare facile dire alimentazione varia ed equilibrata perché spesso sono i bambini a dettare le regole a tavola. Ci spieghi cosa significa nutrirsi correttamente, soprattutto per un bimbo...

L’alimentazione insieme ai fattori genetici, neuro-ormonali ed ambientali, svolge un ruolo determinante per la crescita del bambino. Il primo scopo è quello di favorire un’alimentazione equilibrata e corretta per prevenire danni nelle età successive. È importante la regolarità dei pasti, che dovranno essere cinque durante tutto l’arco della giornata, iniziando con una colazione tradizionale, variabile secondo età e gusti, ma generalmente costituita da latte e cereali (pane). L’apporto proteico nei due pasti principali è fornito da carne, legumi, uova, latte e formaggi. Devono sempre essere presenti frutta, verdura e legumi per le fibre, ma anche vitamine e sali minerali.

 

Cosa succede se le vitamine sono carenti nell'alimentazione dei bambini?

Oggi, almeno nei paesi industrializzati come il nostro, le gravi carenze di vitamine sono ormai un ricordo lontano. Eppure, secondo diversi studiosi, una fetta non trascurabile della popolazione continua a soffrire di lievi carenze di vitamine che, proprio perché superficiali, producono sintomi aspecifici e scarsamente riconoscibili come stanchezza, difficoltà di concentrazione, debolezza, facilità alle infezioni e disturbi digestivi. Conviene sempre consultare il pediatra che valuterà se fare delle analisi specifiche per approfondire la situazione.

 

Quando il bimbo è inappetente i genitori sono tentati dagli integratori multivitaminici dedicati ai più piccoli. Cosa contengono? Sono davvero utili?

Purtroppo c’è troppo “fai da te” anche se, quando si tratta dei più piccoli, si spera sempre nel buon senso e nell'opportunità di rivolgersi al medico curante. Alcuni di questi integratori, come la pappa reale ed il complesso delle vitamine B, sono consigliati in caso di convalescenza, stanchezza, astenia e inappetenza. Per le altre necessità è sufficiente un’alimentazione corretta, senza ricorrere a supplementi.

 

Ci faccia l'esempio di una giornata ideale dal punto di vista alimentare, dalla colazione alla cena...

È fondamentale non saltare mai la colazione: i bambini che mangiano bene al mattino hanno un miglior rendimento scolastico mentre, chi non mangia, fa fatica a concentrarsi e a mantenere l'attenzione. La giornata dovrebbe cominciare con latte o yogurt, cereali, un prodotto da forno oppure pane e marmellata o miele o anche la crema al cioccolato. Una merendina ogni tanto può andare bene e, possibilmente, dovrebbe esserci una piccola porzione di frutta. Per gli spuntini invece si può immaginare una fetta di crostata o ciambellone fatto in casa, pane olio e sale, oppure un piccolo panino all'olio con del prosciutto cotto o formaggio cremoso, una macedonia o uno yogurt alla frutta. A pranzo l’ideale sarebbe un pasto completo con cereali (ad esempio il riso) abbinati alla carne o al pesce o ai legumi, con una porzione di verdura e una di frutta. A cena possono essere proposti pane o patate in combinazione con pesce o carne o uova oppure latticini, sempre associati a verdura e frutta. Le bevande gassate sono sempre da evitare e bisogna tenere a mente che l’acqua rimane la bevanda migliore in assoluto. Infine il sale: l’uso deve essere sempre limitato, i bambini devono abituarsi al gusto e al sapore originale dei cibi che trovano a tavola.

I.C.


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